Il cd. “colpo di frusta”, noto alle cronache, è definito dalla scienza medica come “distorsione del rachide cervicale” cioè quel fenomeno per cui, a seguito dell’urto, solitamente un tamponamento, il collo si estende o si flette, oltre i normali limiti fisiologici. In altre parole, tendini e legamenti del collo, a causa della brusca decelerazione, si stirano eccessivamente facendo irrigidire la muscolatura con il tanto famigerato dolore cervicale.

I SINTOMI PIÙ COMUNI
Normalmente i sintomi più comuni sono: dolore e rigidità al collo, mal di testa, senso di nausea, vertigini, visione offuscata e stanchezza, formicolii delle dita delle mani. Nel caso di forte intensità dell’urto o in altre particolari situazioni insorgono altri sintomi ancora più specifici: dolore e rigidità al braccio o alla spalla, ronzio nelle orecchie, mal di schiena, disturbi del sonno e problemi della memoria. Di solito tutto questo si manifesta nelle immediatezze ma, può anche accadere, che questi sintomi si manifestino anche a distanza di numerosi giorni (anche dopo una settimana). Proprio per questo il colpo di frusta non va trattato come un semplice dolore che prima o poi passerà. Appena si avvertono i sintomi, è bene recarsi al pronto soccorso per sottoporsi ai necessari controlli ed accertamenti.

LE CONSEGUENZE E LA RIABILITAZIONE
Normalmente il colpo di frusta non si risolve senza lasciare conseguenze dolorose tanto da rendere necessari non solo cure ed accertamenti sanitari ma anche le terapie e la riabilitazione fisica.